Quando le regole servono … solo apparentemente

Tutti sappiano che le regole servono per poter permettere a tutti di vivere la propria esistenza in serenità. Il rispetto reciproco, ad esempio, serve perché nessuno venga messo da parte o prevaricato da un altro. Circolare in auto nel rispetto delle regole limita moltissimo il rischio di incidenti. Rispettare gli impegni lavorativi fa in modo che la società ne tragga beneficio e il lavoratore ne riceva quanto occorre per vivere dignitosamente. Insomma tutto gira a meraviglia quando si rispettano le regole!

Ma cosa succede quando chi fa le regole le usa per discriminare?

E’ possibile, ad esempio, che una persona nell’esercizio delle sue funzioni arrivi persino a sbraitare per affermare le sue regole, come ad esempio per decidere certe cose occorre fare riferimento sempre ad un referente e non a lui. Capita però che questa persona, sempre nell’esercizio delle sue funzioni,  sia il primo ad andare contro quello che lui stesso ha urlato a gran voce creando così una grade discriminazione: una persona è stata cacciata via perché non aveva osservato le sue regole ed un’altra, al contrario, pur non stando alle regole, era stata esaltata perché lui l’aveva scelta discriminando tutti gli altri.

Ma qualcuno può dire qualcosa a questa persona nell’esercizio delle sue funzioni? No. Si rischia di brutto!

Le regole dovrebbero servire per vivere bene….  tutti!

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